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L’assegno di ricollocazione, guida completa

assegno di ricollocazione
Miriam Caruso
9 Febbraio 2021

In un periodo difficile, che sia per colpa della pandemia o che si rimanga in una disoccupazione inaspettata, l‘ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro supporta i soggetti svantaggiati con l’assegno di ricollocazione. La misura consiste in un voucher spendibile presso i centri per l’impiego, o altri enti accreditati, attraverso il quale accedere ad un servizio di tutoraggio e di introduzione al mondo del lavoro. Non viene erogata, quindi, una somma di denaro a chi fa richiesta del bonus ma un voucher riconosciuto al tutor che seguirà il disoccupato nel percorso di ricollocazione nel mondo del lavoro.

Introdotto in prima battuta come metodo sperimentale il 14 settembre 2015 con il D.L. n 150, art. 13 e volto solamente ai disoccupati NASpI da almeno 4 mesi, l’assegno di ricollocazione è diventato effettivo nel marzo 2018, con effetti anche sui percettori del reddito di cittadinanza.

Concepito con il Jobs Act, l’assegno di ricollocazione è valido su tutto il territorio nazionale e rientra tra le Politiche attive del lavoro.

A chi spetta l’assegno ricollocazione?

L’assegno di ricollocazione spetta a chi appartiene a una o più alle seguenti categorie:

  • Percettore del reddito di cittadinanza.
  • Avere una DiD attiva (Dichiarazione Immediata Disponibilità al lavoro).
  • Essere iscritti presso un centro per l’impiego.
  • Avere stipulato con il CPI un patto per il lavoro.
  • Non possedere altre politiche attive in essere.
  • Lavoratori in cassa integrazione, coinvolti negli accordi di ricollocazione per crisi o riorganizzazione aziendale.

Per quanto riguarda l’assegno di ricollocazione e NASpI, in questo particolare periodo storico il servizio è sospeso fino al 31 dicembre 2021, tranne che per quelli che hanno già gli assegni erogati.

Come funziona l’assegno di ricollocazione

Dopo aver presentato richiesta telematica nella sezione del sito dell’ANPAL dedicato e aver atteso il decorso di 30 giorni dalla liquidazione del reddito di cittadinanza, verrà percepito il voucher se la domanda è stata processata. Entro altri 30 giorni dalla ricezione del voucher, bisogna scegliere l’ente per l’impiego in cui utilizzarlo. L’importo è erogato in base all’occupabilità e al profilo professionale fornito dal richiedente. Il voucher, infatti, è gestito in base anche al grado di complessità del percorso da intraprendere per l’inserimento e dal tipo di contratto previsto per l’assunzione.

In seguito alla presentazione della richiesta presso il centro localizzato dal richiedente, verrà assegnato un tutor che seguirà tutto il percorso in AdR: dall’individuazione di posizioni lavorative libere e adatte al profilo professionale, fino all’eventuale assunzione. Sostiene, quindi, il candidato sia nel trovare un nuovo lavoro, che nella partecipazione ai colloqui di selezione. Il tutto in maniera altamente professionale. L’erogazione dei voucher ha una durata di 6 mesi, eventualmente estendibili ad altri 6 in caso di assunzione con contratto almeno semestrale.

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