L’autocertificazione dei Crediti Formativi Professionali per ingegneri consente loro di attestare autonomamente la partecipazione a determinate attività formative utili per l’acquisizione dei CFP. Questo sistema è stato introdotto per agevolare gli ingegneri nell’aggiornamento continuo delle proprie competenze professionali, elemento chiave in un campo in costante evoluzione tecnologica e normativa.
L’autocertificazione, pur essendo un processo volontario, è cruciale per mantenere l’aggiornamento professionale e rispettare gli standard imposti dall’albo degli ingegneri. Inoltre, offre un modo rapido ed efficiente per la gestione e il riconoscimento dei crediti formativi professionali, indispensabili per mantenere la propria iscrizione all’albo professionale.
In questo articolo, approfondiremo come richiedere l’autocertificazione per i crediti formativi degli ingegneri, e delineeremo le attività necessarie per ottenerla.
Autocertificazione CFP ingegneri 2023 volontaria: c’è tempo fino al 31 marzo 2024
Fino al 31 marzo 2024, gli ingegneri possono sfruttare l’opportunità di presentare volontariamente sul portale MYIng della Fondazione CNI le richieste per ottenere il riconoscimento dei Crediti Formativi Professionali (CFP) Informali accumulati durante l’anno 2023. Scopriamo insieme quali sono le attività che danno diritto a questi crediti e come inoltrare efficacemente la propria domanda.
Per l’anno 2023, gli ingegneri che optano per l’Autocertificazione volontaria e facoltativa riceveranno immediatamente 15 Crediti Formativi Professionali (CFP). Questi verranno riconosciuti solo se l’autocertificazione dettaglia minuziosamente le attività di aggiornamento correlate a specifici incarichi o attività professionali verificabili. Ciò include anche le attività professionali svolte in un contesto di lavoro subordinato.
Tuttavia, è importante notare che tutte le autocertificazioni inviate saranno sottoposte a un processo di verifica e controllo da parte del CNI. In seguito a questa verifica, che avrà luogo entro tre mesi dalla chiusura del termine per la presentazione delle domande, potrebbe avvenire una rideterminazione dei CFP inizialmente assegnati.
La procedura di Autocertificazione prevede anche il pagamento di un diritto di segreteria pari a 7 euro (IVA esente). Tale pagamento può essere effettuato tramite carta di credito o bonifico (SEPA direct) direttamente sulla piattaforma. Una volta effettuato il pagamento, esso non sarà rimborsabile. Se il pagamento avviene tramite carta di credito, l’attribuzione dei CFP avverrà contestualmente alla presentazione della richiesta. In caso di pagamento tramite bonifico, l’attribuzione si concretizzerà dopo sei giorni lavorativi.
Infine, la Fondazione desidera ricordare che per l’anno 2023:
- I neoiscritti possono presentare l’Autocertificazione 2023 solo se iscritti all’albo entro il 30 giugno 2023.
- Non sono ammessi a presentare l’Autocertificazione 2023 coloro che nel corso dell’anno hanno beneficiato di un esonero dai CFP per un periodo pari o superiore a 6 mesi.
Approfondiamo nel prossimo paragrafo come richiedere l’autocertificazione cfp per ingegneri.
Autocertificazione CFP per ingegneri: come richiederla
Le attività che consentono agli ingegneri di richiedere crediti includono diverse opzioni.
Si può autocertificare l’aggiornamento informale legato all’attività professionale dell’anno in corso, ottenendo 15 CFP validi per tutti i 12 mesi oppure si può richiedere l’autocertifcazione cfp per ingegnere dopo aver svolto le seguenti attività:
- La redazione di articoli, che vale 2,5 CFP per articolo.
- La stesura di monografie, che attribuisce 5 CFP.
- Il contributo su volumi, che fornisce 2,5 CFP.
- La concessione di brevetti, che permette di ottenere 10 CFP.
- La partecipazione qualificata a commissioni e gruppi di lavoro, che offre 5 CFP.
- La partecipazione a commissioni di esami di stato svolte nell’anno in corso, che dà diritto a 3 CFP per sessione.
Per procedere con la richiesta dei Crediti Formativi Professionali (CFP), gli ingegneri devono prima accedere alla sezione “Richiesta CFP” nella loro area riservata sulla piattaforma di Formazione. Questo richiede l’utilizzo delle proprie credenziali personali.
Nel caso in cui non si posseggano ancora queste credenziali, è necessario effettuare la registrazione sul portale MYing della Fondazione CNI. Durante la registrazione, è importante fornire un indirizzo email valido, che non sia una PEC, poiché questo indirizzo fungerà da nome utente per tutti gli accessi futuri alla piattaforma.
Approfondiamo nel prossimo paragrafo come deve essere strutturato il modello di autocertificazione CFP per ingegneri.
Com’è strutturato il modello di autocertificazione CFP per ingegneri
Il modello di autocertificazione CFP per ingegneri è strutturato in due sezioni principali:
Attività di aggiornamento informale: in questa sezione, gli ingegneri devono elencare dettagliatamente le attività formative svolte in modo informale. Questo può includere:
- Testi approfonditi studiati.
- Corsi, convegni e seminari frequentati (esclusi quelli già riconosciuti per CFP).
- Visite tecniche effettuate.
- Approfondimenti normativi.
- Altre attività formative informali.
Attività professionali dimostrabili: qui vanno inserite le attività, incarichi o mansioni professionali svolte in connessione alle attività formative informali precedentemente elencate.
Per facilitare la compilazione è disponibile un menù a tendina con un elenco di attività professionali possibili (es. progettazione, direzione lavori, collaudo, ecc.).
È essenziale che entrambi i campi siano compilati in modo dettagliato, poiché le autocertificazioni con campi non compilati o con informazioni non sufficientemente dettagliate non verranno considerate valide.
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