L’attività dell’agente immobiliare può essere una soluzione remunerativa per chi ha ottime doti relazionali e comunicative. Come abbiamo già ampiamente spiegato nell’articolo dedicato all’agente immobiliare, la professione consente di svolgere un ruolo di mediazione tra il proprietario di un immobile e il cliente interessato a un acquisto o a un contratto di affitto. Ma come si fa ad aprire un’agenzia immobiliare all’estero? Andiamo a scoprirlo in questo nuovo articolo di 360Forma.
Aprire un’agenzia immobiliare all’estero
Per poter aprire un’agenzia immobiliare all’estero, bisogna essere in possesso della Tessera Professionale Europea (EPC). Disponibile solo per chi svolge attività di agente immobiliare, questa tessera permette di svolgere la professione in maniera temporanea (massimo 18 mesi di attività) o in pianta stabile a seguito di trasferimento a lungo termine. Entrata in vigore il 18 gennaio 2016, regolamentata dalla direttiva 2013/55/UE, che modifica la direttiva 2005/36/CE, la tessera EPC ha facilitato di gran lunga chi vuole svolgere questa professione in un paese appartenente all’Unione Europea, attestando le proprie conoscenze e i requisiti. La tessera è immateriale, in formato elettronico, in questa maniera risulta molto più semplice verificarne l’autenticità.
Agenzia immobiliare italiana a Londra
In questo periodo incerto nel Regno Unito, cambia qualcosa aprire un’agenzia di consulenza immobiliare a londra? Per il momento ancora la risposta è negativa. La Brexit non è effettiva e ci vorranno circa due anni affinché possa cambiare qualcosa. Le agenzie immobiliari inglesi si distinguono da quelle italiane perché ne esistono di due tipologie diverse: le real estate agency, dedicate alla compravendita di immobili e possibilità di affittare interi appartamenti; la seconda tipologia è la letting agency, a cui l’utente può rivolgersi se è in cerca di una soluzione in affitto, come stanze, appartamenti e via dicendo. Dopo aver stabilito il contatto con l’agenzia e aver scelto la locazione più adatta alle esigenze, il cliente dovrà fornire le proprie referenze e dovrà procedere con il versamento di deposito, anticipo e spese amministrative. Per quanto riguarda l’affitto, il minimo è di 3/6 mesi di permanenza.
Le agenzie di consulenza immobiliare a Londra appena citate sono solo un esempio di come può cambiare la gestione di una mediazione immobiliare da un paese a un altro. In base alle leggi appartenenti al paese UE scelto, ci sono diversi modi di gestire gli immobili, con conseguente cambiamento di introiti. Rimane certa la necessità, per svolgere questo lavoro, di frequentare dei corsi professionalizzanti e conseguire l’esame per prendere il patentino di agente immobiliare. Professionalità ed esperienza faranno, poi, la differenza.
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