Nel percorso di istruzione, i ragazzi in crescita educativa possono avere esigenze diverse, in base alle loro attitudini e preparazione scolastica. In alcuni casi, vi è l’esigenza di inserire in classe un insegnante di sostegno per almeno uno o più alunni che necessitano di un supporto allo studio.
Richiesto soprattutto in contesti della scuola primaria o secondaria, la figura dell’insegnante di sostegno in molti casi diventa fondamentale per l’integrazione degli allievi che hanno bisogno di una piccola mano nel mettersi in pari con il programma, riuscendo a seguire meglio le lezioni. Una figura simile è il Tutor DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), che costruisce un percorso ad hoc per l’alunno con disturbi specifici, come discalculia o dislessia.
Ma come diventare insegnante di sostegno? Quali sono i requisiti fondamentali per essere abilitati a diventare insegnante di sostegno? Cosa fa il maestro o la maestra di sostegno?
Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere su come diventare insegnate di sostegno in questo nuovo articolo di 360 Forma.
Docente di sostegno, cosa fa?
Il docente di sostegno si occupa di dare un supporto ai ragazzi che hanno bisogno di una mano nello studio, come accade per gli alunni BES (bisogni educativi speciali), al fine di aiutare nell’integrazione degli stessi all’interno del contesto della classe.
Con il supporto dell’insegnante di sostegno, infatti, i ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento o qualsiasi altro impedimento psico-fisico possono usufruire di un aiuto per studiare e approfondire il programma scolastico, stando al passo dei propri compagni di classe.
L’insegnante di sostegno, volta per volta, valuterà la situazione di disabilità o necessità dell’alunno o gruppo di alunni con bisogni speciali, procedendo con interventi educativi specifici.
Insegnate di sostegno, quali requisiti?
Per poter diventare insegnante di sostegno bisogna seguire le linee guida del D.Lgs. 249/2010. Quest’ultimo stabilisce che il futuro insegnante di sostegno deve conseguire dei corsi di specializzazione adeguati ed erogati dalle università. Invece il D.M. 30/9/2011 stabilisce i criteri con cui devono essere approntati i corsi.
Nello specifico, per rispondere alla fatidica domanda “come diventare insegnante di sostegno alle medie o, ad esempio, alla primaria”, bisogna avere come pre-requisiti:
- Titolo di studi universitari che possa dare accesso alle classi di concorso con integrazione dei 24 CFU;
- Abilitazione all’insegnamento;
- TFA sostegno, ovvero la specializzazione adeguata per diventare insegnante di sostegno;
- Superamento del concorso afferente.
Avendo, quindi, la preparazione adeguata a poter sostenere l’educazione degli alunni che hanno bisogna di un aiuto per integrarsi in classe, si può iniziare la propria carriera a scuola.
TFA sostegno, cosa sono?
Il futuro docente di sostegno, prima di poter svolgere la professione, dovrà iscriversi a dei corsi di specializzazione universitari con conseguenti prove finali.
Queste cambiano in base al grado della scuola in cui si vuole insegnare, ma essenzialmente si dividono in test:
- Preliminare
- Scritto
- Orale
Il test preliminare, di norma, contiene 60 quesiti a risposta multipla. Si avranno, quindi, una serie di domande con 5 opzioni di risposta disponibili. Tra le domande, vi sono 20 quesiti che verteranno sulla comprensione dei testi in lingua italiana e le competenze linguistiche del candidato.
Queste prove servono a determinare se il candidato è in possesso: delle conoscenze didattiche, socio-psico-pedagogiche, di intelligenza emotiva e creatività di pensiero, delle conoscenze degli aspetti giuridici e organizzazione delle attività didattiche. Essendo un compito molto delicato, quello dell’insegnante di sostegno, si necessita di figure preparate e pronte a seguire l’allievo passo passo, con dedizione e preparazione adeguate.
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