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Decreto scuola, tutte le novità sul concorso ordinario 

docente felice in classe con alunni dopo immissione di ruolo
360Forma
15 Ottobre 2019

Lo scorso 10 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Scuola con lo scopo di assumere nuovi insegnanti e stabilizzare i supplenti. Urgenti, infatti, sono i provvedimenti presi per ampliare l’organico delle scuole. Tra i punti contenuti nel decreto, compare quello che disciplinerà il concorso ordinario in uscita entro il 2019 assieme a quello straordinario. La data di pubblicazione di entrambi i bandi verrà decretata con l’uscita di quest’ultimi sulla Gazzetta ufficiale. Dal medesimo giorno di pubblicazione, decorreranno 90 giorni per la loro scadenza. Il decreto legge, in particolare l’art. 15, con una modifica dell’art. 17 comma 2 del D.lgs 59/2017 porrà fine al secondo e terzo periodo.

Concorso Ordinario: i requisiti richiesti dal bando

La partecipazione per posto comune è consentita ai candidati che sono in possesso dei seguenti requisiti alternativi fra loro:

  • Titolo di acceso alla classe di concorso (laurea + eventuali CFUesami integrativi mancanti) + 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.
  • Abilitazione specifica all’insegnamento nella classe di concorso.
  • Titolo di accesso alla classe di concorso + abilitazione in altra classe di concorso o grado di istruzione.

24 CFU obbligatori per chi ha 3 anni di servizio

Il concorso ordinario sarà bandito al fine di trovare occupazione a 24000 docenti precari e riguarderà la scuola secondaria di I e II grado. Per accedere al concorso bisognerà aver maturato almeno tre anni di servizio a scuola e aver maturato i famosi 24 CFU/CFA in ambito antropo-psico-pedagogico. Quest’ultimo punto è una novità, in quanto i possessori dei tre anni di servizio erano esonerati dal conseguimento obbligatorio dei CFU universitari. Per ricevere l’idoneità, i partecipanti dovranno sostenere una prova scritta “computer-based”, che controllerà l’adeguatezza di preparazione tramite un software didattico. Alla fine dell’anno scolastico, il candidato dovrà sostenere un altro colloquio dove dovrà totalizzare un punteggio di almeno 7/1. Infine, ai vincitori sarà richiesto di rimanere almeno 5 anni nella sede scelta.

Dirigenti scolastici, nuovi concorsi in arrivo

Il decreto andrà a toccare anche l’ambito dei dirigenti scolastici, che ultimamente ha carenza di personale. In questo caso le novità sono ottime: un concorso selettivo semplificato che si baserò sui titoli ed esami. La selezione sarà indetta su base regionale, con prove scritte e orali con punteggio richiesto di almeno 7/10. Le procedure di assunzione saranno agevolate, soprattutto con l’eliminazione del vecchio metodo corso-concorso: macchinoso e con tempistiche dilatate.

Unica preoccupazione per il nuovo decreto legge è l’assunzione dei 24 CFU, che porteranno a un importante dispendio economico a soli 3 mesi dalla chiusura dei bandi.

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