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Guida alla NASpI: come richiedere la disoccupazione e a chi spetta?

disoccupati in attesa di colloquio
Miriam Caruso
2 Febbraio 2021

La cessazione di un rapporto lavorativo è sempre un momento alquanto negativo, se non si ha una valida altra opportunità di lavoro. Viene, infatti, a mancare quella sicurezza economica che un posto di lavoro garantisce. Il tasso di disoccupazione in Italia, anche causa Covid-19, è in continuo aumento. In tali situazioni, viene in soccorso del cittadino la NASpI 2021, ovvero l’indennità di disoccupazione. Questa è riconosciuta ai richiedenti, aventi i requisiti necessari per riceverla, tramite INPS. I lavoratori subordinati che, perdendo involontariamente il proprio posto di lavoro, si trovano in difficoltà economiche, possono accedere agli aiuti previsti dallo Stato.

Ma come richiedere la disoccupazione INPS? A chi spetta? Quali sono i documenti per richiedere la NASpI? Vediamo insieme come accedere all’indennità di disoccupazione in questo nuovo articolo di 360Forma dedicato al mondo del lavoro.

Che cos’è la NASpI?

Come anticipato in apertura, la NASpI è l’indennità di disoccupazione. Il nome è, appunto, l’acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, introdotta il 4 marzo 2015 con l’articolo 1 del D. Lgs. n. 22. Viene erogata ai soggetti che hanno perso il lavoro, prevede diversi tipi di indennità e, per accedervi, bisogna soddisfare determinati requisiti previsti per legge.

Esistono tipologie di Naspi specifiche per alcuni settori lavorativi. Ad esempio, la disoccupazione agricola è una tipologia particolare di NASpI, a cui possono accedere i lavoratori del settore agricolo e figure equiparate. In tal caso, l’indennità viene versata dall’INPS in un’unica soluzione. Per accedere, il soggetto deve anche qua essere primo di lavoro in maniera involontaria e deve essere, inoltre, iscritto all’elenco dei lavoratori agricoli dipendenti. 

L’indennizzo che verrà percepito sarà pari al 40% del guadagno di riferimento, a cui viene sottratto il 9% per contributo di solidarietà. Gli operatori agricoli che avevano il contratto a tempo indeterminato, l’indennizzo sarà del 30% senza ulteriori trattenute.

A chi spetta la disoccupazione?

Non tutti i lavoratori che hanno perso un impiego possono fare domanda.

Possono presentare domanda tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro non per propria volontà, come nei casi di:

  • Licenziamento individuale o collettivo;
  • Presentazione di dimissioni per giusta causa;
  • Dimissioni dovute ad un periodo di maternità;
  • Offerta di conciliazione accettata e, quindi, conseguente licenziamento;
  • Licenziamento disciplinare;
  • Risoluzione consensuale (per spostamento di sede aziendale ad oltre 50 km dalla residenza o luogo di lavoro raggiungibile in 80 minuti di viaggio tramite mezzi).

In sostanza, l’indennità di disoccupazione si può richiedere se la fonte principale del proprio sostentamento economico viene meno: il proprio lavoro principale. Può essere richiesta da soci collaboratori di cooperative, dipendenti a tempo determinato di PA, apprendisti ecc.

Non possono, invece, presentare domanda per sussidio di disoccupazione:

  • I dipendenti a tempo indeterminato di PA
  • Lavoratori extracomunitari (aventi diritto ad un’altra tipologia di indennizzo);
  • Operai agricoli;
  • Lavoratori che hanno accumulato gli anni necessari per accedere al pensionamento o al pensionamento anticipato;
  • Cittadini titolari di assegno ordinario di invalidità.

Come e dove richiedere la disoccupazione?

Per accedere agli indennizzi previsti dal sussidio di disoccupazione, bisogna presentare domanda per via telematica tramite il sito dell’INPS o tramite contact center e patronati. Le tipologie di indennizzo variano in base al motivo del licenziamento. Per maternità o malattia, si può richiedere l’indennizzo entro 8 giorni dalla cessazione delle prestazioni, ricevendolo entro la fine di questo periodo di tempo. Se si richiede dopo gli 8 giorni, il NASpI spetta il giorno dopo la presentazione della domanda. Per infortunio, preavviso o licenziamento per giusta causa, il lasso di tempo è di 38 giorni.

Vi sono 3 requisiti fondamentali per procedere con la richiesta di disoccupazione:

  • Il soggetto privo di impiego deve accedere al portale nazionale delle politiche del lavoro, ANPAL, per inviare la DID (Dichiarazione di Immediata disponibilità al lavoro). Con la disponibilità, si dichiara di essere disponibili a partecipare alle iniziative di politica attiva del lavoro, tramite centro per l’impiego, e di poter accettare una posizione lavorativa. La DID può consegnata anche nel presentare la domanda NAPsI all’INPS.
  • Aver versato almeno 3 settimane di contributi negli ultimi 4 anni a partire dal licenziamento.
  • Aver lavoro per 30 giorni consecutivi negli ultimi 12 mesi, precedenti alla disoccupazione.

Documenti per richiedere la NASpI

La domanda di disoccupazione, che come detto deve essere presentata esclusivamente per via telematica, comprende:

  • La compilazione del modulo SR156,
  • Documento di identità;
  • Essere iscritti al centro dell’impiego;
  • Essere in possesso delle ultime due buste paga;
  • Avere la lettera di fine rapporto lavorativo;
  • Per chi possiede gli assegni per nucleo familiare, bisogna avere anche la CU, il 730 o il modello redditi Ex Unico.

Come viene erogata la disoccupazione?

La disoccupazione viene erogata mensilmente dall’INPS, per un tempo pari alla metà delle settimane contributive svolte negli ultimi 4 anni, coperte da contribuzione. L’erogazione del contributo può cessare, ad esempio, nel momento in cui il disoccupato trova una occupazione o vi è mancata comunicazione di dati integrativi all’INPS.

Talvolta i tempi di erogazione dell’indennità è variabile, in base al numero di domande che devono essere processate dall’INPS. Quindi bisognerà avere un po’ di pazienza prima di poter usufruire del contributo statale disoccupazione.

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