Dal 2 settembre i docenti sono chiamati a prendere il loro posto in cattedra in vista del nuovo anno scolastico 2019/2020. Un anno altalenante per quanto riguarda le immissioni in ruolo e i nuovi contratti per gli insegnanti. “Quota 100” ha accelerato, infatti, la carenza di docenti a scuola, con ben 17.807 pensionati a seguito del provvedimento a cui aggiungere 15.371 pensionamenti ordinari. I posti vacanti lasciati dai docenti in pensionamento non verranno, però, occupati da nuovo personale di ruolo perché le domande inviate all’Inps lo scorso febbraio non sono state rielaborate in tempi utili.
Immissioni in ruolo dei supplenti
Per sopperire a questa carenza, le scuole italiane suoneranno le proprie campanelle anche per 1 supplente su 5 docenti di ruolo. A dirlo sono i numeri rilasciati dai sindacati, che contano 180 mila supplenti secondo le stime Uil, 120 mila per Flc Cgil e 200 mila circa secondo i numeri del neo-sindacato Anief. Tutti dati da ricondursi a “Quota 100”, situazione su cui si attende uno sblocco definitivo per il futuro di gran parte degli aspiranti docenti.
Start di scioperi e personale Gae in piazza
Rientro burrascoso per molti dipendenti che hanno deciso di scendere in piazza già dal primo giorno lavorativo. Sono stati. infatti, indetti scioperi e manifestazioni per il 2 settembre da parte dei precari facenti parte delle liste Gae (Graduatorie ad Esaurimento) e GM vincitori di concorso, che istituiranno due presidi distinti nella Capitale. E altre manifestazioni sono previste per il 16, 17, 18 e 27 settembre con coinvolgimento di personale Ata (Amministrativi tecnici ausiliari), Itp (Insegnanti tecnico-pratici), Cgil e l’Associazione sindacale Sisa (Sindacato indipendente scuola ambiente).
Agitazione politica e precariato
L’agitazione politica al Governo è causa principale dei malcontenti vigenti in ambiente scolastico. Un’altra manifestazione, per ora solo accennata, coinvolgerà i sindacati nel caso in cui si verificherà un eventuale arresto del decreto salva precari. Intanto ci prepariamo a conoscere il volto del nuovo Ministro dell’Istruzione: con l’arrivo del Governo Conte Bis, il quasi ex ministro Bussetti lascerà l’incarico a un nuovo ministro che potrà rinsaldare la situazione attuale.
Gli studenti calabresi si preparano per il rientro a scuola
Dall’altro lato della cattedra, sono tantissimi gli studenti calabresi che si preparano al rientro dalle vacanze per cominciare al meglio il nuovo anno scolastico. Da lunedì 16 settembre gli alunni della nostra regione varcheranno gli ingressi delle aule per riprendere regolarmente le lezioni o immatricolarsi in nuovi istituti. L’anno scolastico terminerà, secondo calendario, il prossimo 9 giugno 2020. Variazioni significative, invece, per i calendari delle altre regioni: apripista il Trentino-Alto Adige, che vedrà l’inizio delle lezioni il prossimo 5 settembre; a seguire il Piemonte, che suonerà la campanella lunedì 9 settembre; l’11 settembre sarà il turno di Basilicata, Campania, Umbria e Veneto; il giorno successivo, giovedì 12, toccherà a Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Lombardia e Valle d’Aosta; lunedì 16, assieme alla Calabria, riprenderanno le lezioni di Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna e Toscana; infine, apertura tardiva per la Puglia, stabilita per il giorno 18 settembre. Per quanto riguarda le scuole superiori, il ministro Bussetti ha reso noto che la prima prova scritta per gli esami di maturità si terrà mercoledì 17 giugno 2020 alle 8:30, a seguire la seconda prova, fissata per il 18 giugno.
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