Tantissime sono le metodologie di insegnamento che vengono applicate ogni giorno in ambito scolastico. Tra queste vi è la metodologia CLIL (content language integrated learning), approccio che sta prendendo largamente piede nelle scuole.
Tramite il CLIL è possibile integrare la propria materia con lo studio della lingua, consentendo allo studente di apprendere più facilmente l’inglese.
Ma non tutti gli insegnanti sono adeguatamente preparati per poter utilizzare il metodo CLIL. Bisogna, infatti, essere ben preparati e rispondere ad alcuni requisiti per attuare il CLIL a scuola.
Scopriamo meglio cos’è la metodologia CLIL e quali prerequisiti sono richiesti agli insegnanti in questo nuovo articolo di 360 Forma dedicato al mondo della scuola.
CLIL scuola, cos’è?
La metodologia CLIL, letteralmente apprendimento integrato di contenuto e lingua, nasce nel 1994 a opera di David Marsh e Anne Maljers. Esso consiste nell’utilizzo della lingua straniera nell’insegnamento delle materie scolastiche. In poche parole, l’applicazione della lingua a una disciplina non linguistica. Gli studenti, in tal modo, possono apprendere materie come storia, arte e via dicendo mediante le spiegazioni in lingua straniera.
Ciò permette di acquisire una duplice conoscenza. Da una parte, lo studio della materia è approfondito. Dall’altra, lo studente ha la possibilità di esercitarsi in maniera più considerevole con la lingua straniera, arricchendo anche il suo vocabolario di partenza.
All’interno della scuola italiana, l’utilizzo della metodologia ebbe un’impennata grazie alla Legge 107 del 13 luglio 2015 (la legge della Buona Scuola di Renzi). L’obiettivo formativo era quello di poter insegnare in maniera più efficace le lingue dell’UE durante le ore di lezione, anche non di lingua.
Ad oggi, solo un quarto delle scuole possono ottemperare agli obiettivi presenti nella norma. Ciò è dovuto alle competenze richieste per poter applicare il CLIL a scuola.
CLIL inglese o altre lingue, quale preparazione?
Non tutti gli insegnanti possono utilizzare la metodologia CLIL. Questo perché non tutti hanno la padronanza adeguata per poter utilizzare la lingua straniera abbinata alla propria disciplina di appartenenza.
I requisiti richiesti per poter utilizzare il metodo CLIL, che permettono anche all’insegnante di avere gli strumenti adeguati da dare agli studenti, sono:
- Livello di conoscenza della lingua di almeno B2 o C1;
- Aver frequentato un corso di perfezionamento universitario, quantificabile in 60 crediti formativi se si è insegnanti in formazione iniziale;
- Corso di perfezionamento universitario di ulteriori 20 crediti formativi se si ricopre la posizione di docente in servizio.
Seguendo questo iter è possibile ottenere i requisiti necessari per essere abilitati a utilizzare la metodologia CLIL, come indicato dal MIUR. Quindi, è necessario individuare i giusti corsi di formazione per poter acquisire questa skill.