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Partita iva agenti di commercio: come funziona?

agente di commercio con valigetta
360Forma
29 Novembre 2019

L’agente di commercio è una figura molto importante per le aziende che vogliono espandersi in nuovi ambienti o ampliare il proprio portfolio clienti. Un passo fondamentale da compiere per intraprendere la carriera dell’agente di commercio è aprire la partita IVA. Senza quest’ultima, infatti, il professionista non potrebbe esercitare il suo lavoro e gestire i clienti. Andiamo a vedere nel dettaglio alcuni suggerimenti per capire come funziona l’apertura di una partita IVA.

Partita IVA agenti di commercio, come funziona?

Le pratiche per aprire una partita IVA sono semplici da compilare e gestire, ma è sempre consigliabile rivolgersi a un commercialista per non sbagliare. L’agente di commercio potrà iscriversi all’INPS, al Registro delle Imprese e ottenere l’attribuzione della partita IVA in poche ma importanti procedure. Per prima cosa, bisogna chiedere l’apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate: una delle scelte più indicate è il regime forfettario, in quanto agevolato se si rispettano alcuni requisiti e imposta iniziale dei primi 5 anni pari al 15% entro i € 65.000 di guadagno annui. In seguito si dovrà predisporre una pratica di Comunicazione Unica con cui si richiede l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di commercio. Nel modulo bisognerà specificare bene e in maniera chiara l’attività esercitata, evitando termini ambigui. In questo caso specifico, bisogna scrivere come attività “agente di commercio“, in quanto sia il termine “agente” che il termine “commercio” separatamente possono collegarsi ad altre attività professionali. Alla pratica bisognerà allegare il “mandato”, compilato dall’azienda mandante, e il modello ARC, in cui sono specificati i requisiti per presentare richiesta. Bisognerà, poi, presentare iscrizione alla Gestione Commercianti e all’Enasarco, quest’ultima verrà effettuata tramite l’azienda mandante.

Codice Ateco

Al momento dell’apertura della partita IVA, la definizione del codice Ateco è fondamentale per classificare l’attività dell’agente di commercio. Grazie a questo codice verrà stabilito il coefficiente di redditività, necessario per calcolare l’imposta sostitutiva, e conoscere i contributi obbligatori da versare allo Stato. I codici Ateco attribuibili all’agente di commercio sono tanti, alcuni esempi sono il 46.19.01 – Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno; il 46.17.05 – Agenti e rappresentanti di bevande e prodotti similari; il 46.17.06 – Agenti e rappresentanti di prodotti ittici freschi, congelati, surgelati e conservati e secchi. Consultando il sito dell’Istat sarà possibile individuare il proprio codice Ateco.

Agente di commercio senza partita IVA

Sarà, in un caso, possibile svolgere la professione di agente di commercio senza partita IVA nel caso in cui le mansioni sono occasionali e il guadagno annuale non supera i € 5.000. In questa situazione specifica, si può utilizzare il proprio codice fiscale per fatturare.

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