Nel mondo del lavoro, spesso è necessario usufruire di particolari permessi per tutelare la propria salute o quella di un proprio caro. I permessi legge 104 sono stati istituiti per poter andare, appunto, incontro ai bisogni dei professionisti, che necessitano di un sostegno da parte del proprio datore di lavoro. Ma come funzionano? Sono regolarmente retribuiti e quanto è il monte ore che si può richiedere? Andiamo a scoprire in questo nuovo articolo di 360 Forma tutte le informazioni sui permessi legge 104 e come usufruirne.
Permessi legge 104 come funziona
La legge 104 del 5 febbraio del 1992 è stata emanata per salvaguardare i bisogni delle persone con disabilità, favorendone assistenza, diritti e integrazione sociale. Coloro che possono usufruirne sono sia i portatori di disabilità che i loro familiari. Quest’ultimi possono utilizzare permessi speciali a lavoro per poter assistere i propri parenti. I portatori di handicap che beneficiano della legge 104 sono individui con minoranze fisiche, sensoriali o psichiche. Questi disagi possono rendere difficile la loro integrazione sociale o il normale svolgimento delle attività di apprendimento o relazionali, con il rischio concreto di emarginazione. Il parente può assistere un familiare entro il terzo grado, che sia il coniuge, un figlio, un genitore o affini. Tutti i permessi retribuiti legge 104, quindi ogni assenza non riceverà decurtazione dallo stipendio.
Nel caso di allontanamento di 150 km dalla propria residenza, il professionista dovrà fornire al datore di lavoro una certificazione dell’effettivo spostamento per assistere il familiare con disabilità. Ciò è possibile presentando la documentazione di viaggio idonea, prevista dal D.L. 119/2011.
Permessi legge 104, monte ore
Per legge, si può usufruire grazie alla 104 di tre giorni al mese di permessi lavorativi, frazionabili anche in ore, purché non superino il timing previsto. Questi devono essere utilizzati mensilmente, non sono quindi cumulabili per essere richiesti nei mesi successivi. In casi eccezionali, quando il lavoratore è un portatore di handicap grave, lo stesso può richiedere due ore di permesso al giorno. Il datore di lavoro non può rifiutare le richieste di permesso pervenutegli dai dipendenti, ma può richiedere al professionista una tabella delle assenze, ricevendo un preavviso sulle giornate in cui il professionista non potrà svolgere il suo monte ore lavorativo.
Permessi 104 e figli
Nel momento in cui viene riconosciuto l’handicap al minore, il genitore potrà usufruire dei permessi 104 per assisterlo e di alcune agevolazioni. Fino ai 3 anni d’età del minore, il genitore potrà prolungare il congedo parentale, sfruttare i tre giorni mensili per dargli assistenza o richiedere il monte ore giornaliero. Fino ai 12 anni d’età potrà continuare a usufruire del prolungamento del congedo parentale. Dopo i 12 anni, potrà sfruttare i 3 giorni mensili previsti per legge. Ciò è valido anche per i figli adottivi. I permessi orari sono della durata di due ore su un turno di almeno 6 ore.
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