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Il reddito di cittadinanza: che cos’è e come funziona

aspiranti richiedenti reddito cittadinanza
federica
15 Marzo 2019

Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio destinato alla fascia di popolazione che si trova sotto la soglia della povertà assoluta, che in base alla definizione dell’Istat ha a disposizione meno di 780 euro al mese. Il reddito di cittadinanza, e la pensione di cittadinanza destinata agli over 67, sono integrazioni al reddito per raggiungere questa soglia. Una somma integrativa sarà riconosciuta alle famiglie che hanno al loro interno una persona diversamente abile.

A chi spetta il Reddito di cittadinanza?

Per ottenere il beneficio è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • L’ISEE del tuo nucleo familiare è minore di 9.360€
  • Sei un cittadino italiano, di uno stato Ue o extra Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo. Hai avuto la residenza in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due senza interruzioni;
  • Hai un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e in caso di eventuali disabilità;
  • Hai un patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, esclusa la prima casa
  • Nessun componente del nucleo familiare è intestatario di autoveicoli immatricolati negli ultimi sei mesi che salgono a 2 anni se >1600 cc. o moto > 250 cc.  (eccetto agevolazioni per disabilità);

Qual è la procedura per avere il Reddito di Cittadinanza?

Chi otterrà questa sorta di reddito di emergenza verrà contattato dai Centri per l’impiego e dovrà aderire a un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, seguendo un percorso di riqualificazione professionale firmando un “Patto per il lavoro”.

Si potrà rifiutare un’offerta al massimo 2 volte.

La prima potrà essere fatta entro 100 chilometri dalla residenza, la seconda entro 250 chilometri, la terza su tutta Italia. Superati 12 mesi anche la prima offerta sarà entro 250 chilometri e dopo 18 mesi su tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

A quanto ammonta il beneficio?

Il contributo che riceveranno i beneficiari, in base alle nuove norme, sarà suddiviso tra la quota di sostegno al reddito che varia in base al numero dei componenti della famiglia e un contributo alle spese di affitto uguale per tutti (280 euro mensili). Se i beneficiari stanno invece pagando un mutuo per aver acquistato l’appartamento in cui vivono, il contributo per la casa scende a 150 euro mensili.

L’assegno di integrazione al reddito varia da un minimo di 500 euro mensili per le famiglie mononucleari ad un massimo di 1.050 euro per quelle composte da 3 adulti e due minori o 4 adulti. Pertanto, una persona che vive da sola potrà ricevere complessivamente 780 euro (500 di sostegno al reddito e 280 come contributo alle spese di affitto). Per una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni il contributo sarà di 1.280 euro al mese.

Il beneficio economico sarà erogato attraverso una Carta prepagata di Poste italiane e ai suoi beneficiari sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e gas.

Esempi di calcolo del beneficio:

  • Una persona che vive da sola avrà fino a 780 al mese di RdC: fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);
  • Una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni avrà fino a 1.180 euro al mese di RdC: fino a 900 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);
  • Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne avrà fino a 1.280 euro al mese di RdC: fino a 1.000 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro al mese di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo);
  • Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni avrà fino a 1.330 euro al mese di RdC: fino a 1.050 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).