In questo periodo storico, con la convivenza in corso con il coronavirus, compito dell’amministratore è quello di garantire la sicurezza condomini degli stabili gestiti. Assicurarsi che i condòmini possano sfruttare i beni comuni, senza correre pericoli per la propria salute, è oggi fondamentale. Molti sono, infatti, i rischi a cui possono essere esposti gli inquilini di un condominio, con un afflusso continuo di persone nei medesimi spazi. Ma come individuare le norme di sicurezza nei condomini da seguire? Quali sono le responsabilità amministratore di condominio? Scopriamolo insieme in questo nuovo articolo di 360 Forma dedicato all’amministratore di condominio in tempo di Covid-19.
Amministratore condominio responsabile sicurezza
Come accennato ad apertura articolo, l’amministratore si occupa della sicurezza condominiale, seguendo le disposizioni da professionista non in possesso di conoscenze in ambito sanitario. Egli dovrà sensibilizzare, tramite comunicazioni, i propri condòmini a mantenere un ruolo attivo nel prevenire la diffusione del virus. Fondamentale, quindi, il corretto utilizzo della cosa comune, tra cui gli ascensori e le scale. In particolare, negli ascensori evitare gli assembramenti, scegliendo di usufruire uno per volta, o in coppia se conviventi, del mezzo. Indossare sempre le mascherine e i guanti, dispositivi che richiedono sanificazione costante ad ogni utilizzo. Vi è inoltre l’obbligo di rimanere nella propria abitazione nel caso in cui si abbia la temperatura corporea di almeno 37.5°C.
È fondamentale che nel condominio ci sia una porta di ingresso per chi entra nell’edificio, separata da quella da cui è permessa l’uscita.
Sicurezza condomini
La sicurezza condomini è l’obiettivo principale dell’amministratore, oltre a quella delle persone che lavorano costantemente per fornire servizi all’interno dello stabile. Per quanto riguarda la disinfezione degli spazi comuni, ad esempio, l’amministratore provvederà ad affiggere in bacheca gli orari di intervento degli operatori della ditta di pulizie, in modo tale da evitare contatti con i condòmini. La portineria, ove in uso, rimarrà aperta a patto che il custode abbia i mezzi per proteggersi dal contagio (guanti e mascherina), e dovrà mantenere le debite distanze dagli avventori dello stabile. Se ciò non dovesse essere possibile, il lavoratore dovrà essere messo in cassa integrazione, per tutelarne la salute.
La spazzatura del condominio, se posta in ambienti aperti e comuni, subirà la raccolta con alcune modifiche. Mascherine e guanti dovranno essere buttati nell’indifferenziata. Se la spazzatura è di proprietà di un membro del condominio contagiato dal Coronavirus, questa dovrà essere chiusa molto bene all’interno del sacchetto e smaltita nella sua interezza nell’indifferenziata.
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