Le soft skills o competenze trasversali sono le abilità o l’insieme di conoscenze acquisite durante il percorso di studi o per esperienza personale. Possono essere utilizzate in situazioni concrete, dando modo al professionista di destreggiarsi anche in momenti di crisi. Le soft skills devono essere ben selezionate dal candidato, che le inserirà nel curriculum vitae con criterio e attinenza alla posizione lavorativa scelta. È bene dedicare a queste competenze una sezione ben definita nel CV, spiegando in maniera semplice ed efficace il modo in cui sono state apprese e il possibile utilizzo in un ambiente di lavoro.
Un curriculum vitae efficace deve quindi contenere informazioni utili ad attirare l’attenzione dei recruiter. Le soft skills sono elementi che, inseriti con criterio nel CV, possono darci una marcia in più agli occhi di chi dovrà selezionarci per il colloquio.
Quali competenze trasversali inserire nel curriculum vitae
Le competenze trasversali si suddividono in 4 macrocategorie:
- Soft skills Relazionali: sono quelle abilità che ci permettono di relazionarci efficacemente con il team o in pubblico, sentirsi sicuri durante un public speaking ed essere efficaci nei rapporti interpersonali.
- Soft skills Gestionali: quelle qualità che permettono di focalizzare gli obiettivi, gestirli e portarli alla loro realizzazione finale. L’operatività del professionista, unita allo spirito di iniziativa e alla flessibilità, possono risultare una carta vincente per la propria azienda.
- Soft skills Cognitive: sono le capacità di analizzare intellettualmente le varie situazioni, ricercando soluzioni efficaci da adottare all’occorrenza. Essere creativi nel ricercare le soluzioni più adatte a momenti di crisi, mettere in pratica conoscenze acquisite nel percorso universitario o ingegnarsi nel problem solving.
- Soft skills Self Awareness: la consapevolezza delle proprie capacità, darà sicurezza al proprio team o al pubblico a cui ci si sta rivolgendo. Essere fiduciosi nel proprio lavoro, gestire lo stress, mostrare autocontrollo sono tutte capacità apprezzate da un datore di lavoro.
Scrivere liberamente, raccontando le proprie soft skills in maniera non pedante o auto celebrativa, potrà portare a un colloquio di lavoro e una possibile assunzione. Contestualizzate, ben descritte, che mostrino il talento del candidato perfetto per l’azienda sono i punti da tenere ben a mente quando si compila il curriculum con le nostre competenze trasversali.
Le soft skills possono essere inserite in una sezione dedicata del CV
Nel CV Europass esiste una sezione apposita dedicata a queste competenze trasversali. Se invece utilizzerai un modello di CV creativo, allora potrai gestire autonomamente la posizione della sezione dedicata alle soft skills ed eventualmente darle maggiore rilevanza grafica, se la posizione per cui ti stai candidando lo richiede.
In alcuni annunci di lavoro, infatti, potresti trovare le soft skills richieste dall’azienda ai candidati. Non limitarti a elencare nel tuo CV le medesime competenze trasversali presenti nell’annuncio ma utilizza uno stile descrittivo e dei sinonimi per comunicare all’azienda che proprio tu possiedi quelle competenze, come le hai acquisite e come hai saputo impiegarle sul posto di lavoro.
Le soft skills più richieste dai recruiters: elenco
Vediamo a questo punto quali sono le soft skills più richieste dai recruiters suddivise in macrocategorie.
Competenze comunicative e relazionali
- Team working: capacità di lavorare insieme al team in maniera armonica e nel rispetto dell’altrui pensiero.
- Pensiero critico, cioè la capacità di analizzare le situazioni e i problemi in maniera critica.
- Ascolto attivo cioè l’apertura all’apprendimento continuo.
- Intelligenza emotiva, o empatia. Cioè la capacità di agire considerando anche le aspettative, le paure e i bisogni dell’interlocutore.
- Creatività, cioè la capacità di trovare soluzioni innovative senza dimenticare di mettere in pratica le competenze tecniche specialistiche.
Competenze organizzative e di gestione
- Problem solving: cioè la capacità di trovare soluzioni creative in contesti di crisi.
- Crisis management: capacità di gestione delle crisi con spirito proattivo.
- Leadership, cioè la capacità di condurre il team verso l’obiettivo.
Complice la pandemia da Covid-19 alcune nuove competenze trasversali sono rientrate nell’elenco delle soft skills più richieste dai selezionatori ai candidati per lavorare in smart working. Tra queste:
- Resilienza, cioè la capacità di adattamento a contesti nuovi.
- Time management, cioè la capacità di gestione dei tempi di lavoro in autonomia. La gestione del tempo è molto importante per chi lavora in smart working in quanto il rischio di un eccesso di lavoro o al contrario, di un dispendio di tempo ed energie, è molto più concreto quando si lavora in case, diversamente da quando si lavora in azienda.
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