La direttiva europea case green, conosciuta anche come direttiva UE case green, è una normativa volta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici per ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici. L’obiettivo è portare tutti gli edifici a emissioni zero entro il 2050, imponendo standard minimi di prestazione energetica.
In Italia, la direttiva case green è effettiva dal 28 maggio 2024. Entro questa data, gli edifici dovrebbero aver iniziato i lavori di ristrutturazione energetica per ridurne il consumo del 16% entro il 2030, e del 20-22% entro il 2035. I costi di ristrutturazione previsti sono significativi, con stime fino a 114.000 euro per abitazioni unifamiliari.
Approfondiamo nei prossimi paragrafi, in cosa consiste la direttiva europea per ottenere la costruzioni di nuovi edifici secondo criteri green.
Direttiva green in Italia: in cosa consiste
L’obiettivo della direttiva green in Italia è la transizione energetica mediante l’utilizzo di misure specifiche, al fine di rendere più sostenibile e meno dannose per l’ambiente la produzione di energia. Le emissioni di gas serra devono essere azzerate entro il 2050.
Quali saranno le scadenze della diretta Ue sulle case green da rispettare?
Dal 1°gennaio 2025 | Stop agli incentivi finanziari per l’installazione di caldaie alimentate a combustibili fossili |
Entro il 31 dicembre 2026 | Redazione del Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici |
Dal 31 dicembre 2026 | Installazione di impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali con superficie >250m |
Dal 31 dicembre 2027 | Installazione di impianti solari su tutti gli edifici pubblici con superficie >2.000m |
Dal 31 dicembre 2027 | Installazione di impianti solari su edifici non residenziali esistenti >500m in caso di ristrutturazione importante |
Dal 1°gennaio 2027 | Installazione di almeno un punto di ricarica ogni 10 posti auto per edifici non residenziali con più di 20 posti auto |
Dal 31 dicembre 2028 | Installazione di impianti solari su edifici pubblici con superficie >750m |
Dal 31 dicembre 2028 | Installazione di impianti solari su nuovi edifici residenziali |
Dal 1°gennaio 2028 | Emissioni zero per nuovi edifici di proprietà di enti pubblici |
Dal 31 dicembre 2029 | Installazione di impianti solari su edifici pubblici con superficie >250m |
Dal 31 dicembre 2029 | Installazione di impianti solari su nuovi parcheggi coperti adiacenti agli edifici |
Dal 1°gennaio 2030 | Emissioni zero per tutti i nuovi edifici |
Dal 31 dicembre 2030 | Riduzione del consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali del 16% |
Dal 31 dicembre 2033 | Ristrutturazione del 26% degli edifici non residenziali con le prestazioni peggiori |
Dal 31 dicembre 2035 | Riduzione del consumo medio di energia degli edifici residenziali del 20-22% |
Dal 31 dicembre 2040 | Eliminazione completa delle caldaie a combustibile fossile |
Dal 1°gennaio 2050 | Parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica |
Perché la direttiva è importante per i professionisti operanti nel settore edilizio?
La direttiva green in Italia, parte della normativa europea sulle case green, è fondamentale per professionisti come architetti, geometri e ingegneri. La normativa riguarda sia le abitazioni private che gli edifici pubblici, come gli uffici.
È cruciale, quindi, che i nuovi edifici siano progettati e costruiti seguendo questi standard green. Tuttavia, la direttiva non si limita alle nuove costruzioni. Anche gli edifici esistenti, specialmente quelli con più di 50 anni di età, devono essere adeguati. Interventi come l’installazione di nuovi infissi e altre ristrutturazioni energetiche sono necessari per rispettare le nuove norme.
In Italia, la direttiva è entrata in vigore il 28 maggio 2024. Adeguarsi a queste normative non solo è un obbligo legale, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la sostenibilità degli edifici, riducendo i costi energetici e contribuendo a un ambiente più pulito.
Professionisti del settore devono quindi prepararsi a implementare questi cambiamenti, integrando i nuovi standard energetici nei loro progetti e garantendo che tutte le costruzioni future e le ristrutturazioni siano conformi alla direttiva.
Il concetto dii casa green entro il 2030 dovrà essere attivo per tutte le nuove strutture in costruzione. In questo senso, i professionisti si devono adeguare e formarsi in vista di questo cambiamento.
Cosa devono fare quindi i professionisti che desiderano adeguarsi alla direttiva?
Per i professionisti interessati ad adeguarsi alle nuove direttive green, è fondamentale partecipare a corsi di formazione continua per i professionisti. Questi corsi offrono aggiornamenti cruciali sulle normative e le tecniche più recenti.
Inoltre, ottenere crediti formativi professionali è essenziale per mantenere le proprie competenze al passo con le esigenze del mercato e garantire la conformità alle nuove regolamentazioni. Investire nella formazione continua non solo migliora la qualità del lavoro, ma assicura anche vantaggi competitivi nel lungo termine.
Quali sanzioni sono previste in caso di mancato adeguamento
In merito a questo punto non sono state stabilite sanzioni specifiche per i paesi che non si adeguano alla direttiva europea per le case green.
Tuttavia, sarà responsabilità degli Stati membri stabilire le regole e le sanzioni per le violazioni delle disposizioni nazionali derivanti dalla direttiva.
Le sanzioni dovranno essere “efficaci, proporzionate e dissuasive”. In Italia, è improbabile che vengano introdotte sanzioni severe a causa di considerazioni politiche. È più probabile che ci sia una “sanzione di mercato”, con una svalutazione degli immobili meno efficienti dal punto di vista energetico.