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Decreto scuola, cosa prevede durante emergenza Covid-19

cattedra di scuola con matite e libri all'orizzonte
360Forma
17 Aprile 2020

In tempi di emergenza sanitaria, la ministra Lucia Azzolina è intervenuta con un nuovo decreto scuola, per poter dare risposte concrete alle domande riguardanti: la riapertura degli istituti, l’aggiornamento delle graduatorie docenti e la didattica a distanza. Tutti argomenti che coinvolgono professionisti, studenti, futuri docenti e precari, che non hanno contezza dei tempi che ci vorranno per tornare alla vita normale. Così, la ministra Azzolina ha emanato lo scorso 6 aprile un decreto, a cui ha aggiunto solo recentemente delle risposte risolutive. Andiamo a scoprire in questo nuovo articolo di 360 Forma tutte le novità sul decreto scuola e il futuro di docenti e precari.

Decreto scuola cosa prevede

La ministra ha confermato la riapertura delle scuole a partire dal prossimo settembre. Per il momento, la risposta di insegnanti e studenti alle lezioni telematiche ha tamponato la situazione attuale, consentendo di limitare per quanto possibile le lacune degli studenti. Tutti gli alunni, secondo quanto contenuto nel decreto, avranno la promozione per l’anno scolastico 2019/20. Ogni studente avrà una votazione in base al merito e, in caso di insufficienze, si sta pensando di programmare i recuperi dal primo settembre in poi. Per quanto riguarda gli esami di terza media e i diplomi: i primi si svolgeranno tramite la consegna di una tesina, che verrà sottoposta alla commissione; per i diplomi verrà fissato un unico orale in ambiente sicuro.

Per quanto riguarda l’aggiornamento delle graduatorie docenti di II e III fascia, si dovrà aspettare il prossimo anno. Resteranno, quindi, invariate fino al 2021 le graduatorie attuali, consentendo a chi sta conseguendo i 24 CFU o altri corsi che forniscono punteggio, di poter proseguire con i percorsi interrotti dal Covid-19. Ricordiamo che 360 Forma, in questo caso specifico aspetto, permette ai propri allievi di conseguire in maniera telematica l’acquisizione degli attestati, come per i corsi di dattilografia, Corso Lim, corso Tablet, certificazioni informatiche e linguistiche.

Le parole della ministra Iazzolina

La ministra ha motivato le scelte illustrate nel decreto con l’impossibilità, nel caso specifico delle graduatorie, di esaminare tutti gli incartamenti e le domande pervenute al Miur. Infatti, ha così dichiarato: : “Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto e questo è dovuto a procedure vetuste: non riusciamo a portare avanti le domande cartacee. Chiedo scusa io a tutti i precari, li aggiorneremo l’anno prossimo con procedura digitalizzata“.

Ha, poi, rivolto un plauso per tutto l’impegno investito dal personale scolastico in questo particolare periodo di crisi: “La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione.”

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