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Green pass su curriculum e annunci di lavoro: il dibattito

green pass curriculum
360Forma
11 Novembre 2021

La pandemia ha portato tantissimi cambiamenti nel mondo del lavoro. Dallo smartworking a misure di agevolazione per aziende e professionisti, le precauzioni sanitarie e i sostegni economici hanno dato un forte contributo in un periodo difficile. Tra le misure adottate, vi è il decreto legge del 16 settembre che prevede l’obbligatorietà del green pass sul posto di lavoro in vigore dal 15 ottobre 2021.

Ma cosa è cambiato per quanto riguarda le offerte di lavoro? Come inserire Green Pass nel curriculum vitae? Quali sono le sanzioni previste per legge e quali ripercussioni sulla valutazione dei recruiter?

Scopriamolo in questo nuovo articolo di 360 Forma dedicato al mondo del lavoro.

Green pass, curriculum e annunci di lavoro

Riguardando i lavoratori del settore pubblico e privato, è bene informarsi sul decreto che regolamenta il possesso del green pass sul posto di lavoro. In tal modo, si potranno evitare sanzioni o assenze ingiustificate.

Il datore di lavoro è, per legge, tenuto a identificare una persona che possa controllare il green pass dei dipendenti all’ingresso die luoghi lavorativi. Questi deve essere, possibilmente, un soggetto neutro e quindi imparziale. Chi risulta sprovvisto sarà considerato assente ingiustificato, con rischio di sospensione dopo cinque giorni consecutivi per i lavoratori pubblici. In entrambi i casi “non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.”

Le sanzioni variano dai € 600 ai € 1500 se il lavoratore viene sorpreso sul posto di lavoro senza green pass e quindi violando la normativa.

Molte aziende, per evitare in primis i sanzionamenti per i lavoratori sprovvisti di green pass, stanno iniziando ad inserire tra i requisiti di assunzione il possesso del certificato verde.

Alla domanda: posso inserire il Green pass nel CV? La risposta è sì, facilitando in tal modo il compito dei recruiter, se questo elemento è inserito nelle clausole di assunzione aziendali.

Come e dove inserire il Green Pass nel curriculum?

Leggendo gli annunci di siti popolari per chi cerca lavoro, come Indeed o lo stesso LinkedIn, salterà subito all’occhio tra le richieste dei recruiter la presenza del Green Pass. Il certificato verde, per comodità aziendale, ormai viene richiesto direttamente nella proposta di lavoro. In molti richiedono il ciclo vaccinale completo o, comunque, la verifica di possedimento del green pass a lavoro.

Non giudicheremo se questa modalità di recruiting sia corretta o meno, ma possiamo darvi qualche consiglio per inserire la presenza del green pass sul vostro CV. È, infatti, molto probabile che i recruiter non perdano tempo nel chiamare chi non ne esplicita il possedimento in curriculum.

Di come scrivere un CV efficace ne abbiamo ampiamente parlato nell’articolo apposito, ora non ci resta che individuare il posto giusto per il certificato verde. Una locazione ottimale potrebbe essere subito sotto i dati anagrafici. Che sia europeo o creativo, le prime righe sono quelle che saltano subito all’occhio. Un posto potrebbe essere infondo al CV, subito sotto alla sezione della patente di guida.

Potreste, inoltre, incorporare direttamente il QR Code per facilitare la verifica da parte del datore di lavoro, qualora abbiate ottenuto il green pass sottoponendovi al vaccino oppure per essere guariti dalla malattia. Qualora invece non vi siate sottoposti al vaccino, specie per ragioni di salute, non vi è alcun obbligo che imponga di inserire questa informazione nel CV né tantomeno di giustificarne le motivazioni per ragioni di privacy del CV.