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Lavoratori fragili: chi sono e in che modo sono tutelati dalla legge?

un lavoratore fragile in ufficio
Miriam Caruso
4 Marzo 2021

Nel mondo del lavoro coesistono tantissime realtà ed esigenze, in base anche alla storia che ogni professionista ha alle proprie spalle. Tra le tante categorie che possiamo incontrare, vi è il lavoratore fragile. La tutela del lavoratore fragile è garantita secondo legge dal Ministero del Lavoro e della Salute, con un maggiore riguardo degli stessi in un periodo così delicato, come quello pandemico.

Ma chi sono i lavoratori fragili? Come sono tutelati, soprattutto in vista dei recenti decreti emanati dallo Stato? Come funziona per i lavoratori fragili lo smart working? Scopriamolo in questo nuovo articolo di 360Forma dedicato al mondo del lavoro.

Cosa si intende con lavoratore fragile?

Chi sono, quindi, i lavoratori fragili? La circolare interministeriale del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro, cui il MIUR ha espresso specifici chiarimenti in merito alle disposizioni in tempi di Covid-19, fornisce indicazioni riguardanti la condizione di fragilità dei professionisti:

  • Soggetti con patologie pregresse che li rendono vulnerabili al contagio;
  • Fragilità temporanea, dovuta alla pandemia;
  • Immunodepressione;
  • Disabilità con gravità ai sensi di legge 104;
  • Terapie salvavita in corso di somministrazione;
  • Soggetti con esito di malattia oncologica.

Quindi, lavoratore fragile non è solamente l’anziano, ma anche chi ha patologie che possano comprometterne gravemente la salute in caso di contaminazione da coronavirus. Finanche alla letalità

In tali casi, a seguito della richiesta del lavoratore, il datore avvierà una serie di procedure per tutelarne la salute. Tutto ciò grazie anche al fatto che son contemplati come lavoratori fragili decreto rilancio.

Lavoratori fragili e Covid-19

Nel DPCM agosto 2020 per i lavoratori fragili, tra le altre, sono state prese misure straordinarie in caso di necessità di ricovero: i lavoratori non potranno essere licenziati in quanto le assenze sono da considerarsi equiparabili al ricovero in ospedale. Dopo il 15 ottobre, ai lavoratori fragili è stata data opportunità di accedere al lavoro agile (smart working) o alla possibilità di formarsi in maniera telematica.

Il lavoro agile è, comunque, da garantirsi secondo il contratto collettivo in essere, svolgendo anche diverse mansioni, ma nello stesso inquadramento o categoria.

Tutela del lavoratore fragile

Il datore di lavoro, che riceve richiesta dal lavoratore fragile di accedere alla tutela sanitaria, andrà incontro alle esigenze del suo dipendente. Potrà, quindi, nominare un medico competente interno per ottenere la sorveglianza sanitaria eccezionale. Altresì, potrà appoggiarsi all’ASL, INAIL o dipartimenti di medicina legale o medicina del lavoro delle Università,

Spetterà, quindi, al medico competente comunicare le patologie del professionista. In tal caso, l’azienda stessa dovrà garantirne la privacy. Il medico dovrà, inoltre, suggerire i mezzi diagnostici da adottare sul luogo di lavoro e guidare il professionista nella ripresa delle attività o reinserimento dei soggetti precedentemente affetti da Covid 19.

L’attività lavorativa del lavoratore fragile, in caso di smart working, non sarà interrotta. Verrà, quindi, monitorata sia in quarantena che in sorveglianza e riceverà regolare retribuzione. Se, però, vi è malattia accertata dal medico, il professionista potrà ricevere indennità di malattia INPS.

Lavoratori fragili inidonei, come funziona?

In caso di esito non idoneo alle agevolazioni spettanti ai lavoratori fragili, il soggetto potrà comunque essere messo in malattia d’ufficio fino alla scadenza di quanto indicato dal proprio medico. Ciò è specificato per i lavoratori fragili scuola in una nota del Miur, come il collaboratore scolastico o per la sicurezza del personale ATA durante l’emergenza Covid.

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