Per un selezionatore, il tempo è importante. Nelle grandi aziende, infatti, è spesso possibile trovare posizioni lavorative libere, che i recruiter dovranno far occupare da nuove figure professionali.
Queste figure, in base alla mansione, dovranno lavorare in singolo o sfruttando un team. In quest’ultima opzione, è importante che il professionista abbia già di per sé una buona propensione al lavoro di gruppo.
In tal senso, come si possono accelerare i tempi di selezione per un recruiter, ottenendo il massimo delle informazioni? La risposta è semplice: colloquio di gruppo.
Il colloquio di lavoro di gruppo è molto utilizzato dai selezionatori per intercettare quelle figure che hanno una buona propensione al problem solving in team e che rendono i processi decisionali più fluidi. Un mezzo per scoprire leader od ottimi collaboratori.
Ma come affrontare un colloquio di gruppo? E come funziona l’assessment di gruppo agli occhi dell’azienda? Scopriamolo in questo nuovo articolo di 360 Forma dedicato al mondo del lavoro.
Come funziona l’assessment di gruppo?
Impiegato solitamente per le figure entry-level, il colloquio collettivo o assessment di gruppo si svolge solitamente alla presenza di 10-15 candidati. Questi verranno fatti accomodare in una stanza, ancor meglio se intorno ad un tavolo rotondo, alla presenza di circa 3 recruiter.
I rappresentanti dell’azienda si presenteranno, spiegheranno le loro mansioni e le esigenze aziendali, per poi passare la parola ai candidati. Questi si presenteranno a loro volta, raccontando brevemente chi sono e le loro propensioni professionali. Poi si passerà alla parte operativa del colloquio di gruppo.
I recruiter assegneranno un task o una problematica da risolvere in team e i partecipanti dovranno organizzarsi per poter trovare una soluzione. L’obiettivo potrà essere reale, quindi una situazione che potrebbe presentarsi realmente in azienda, o una situazione inventata, che esula dal contesto aziendale.
Lo scopo è osservare ogni singolo membro del team, la flessibilità e la capacità di relazionarsi in un contesto critico.
Come affrontare un colloquio di gruppo
Per affrontare al meglio un colloquio collettivo è importante non sottovalutarne la modalità di svolgimento. Anche se è un colloquio di gruppo e non individuale, bisogna arrivare ben preparati ad ogni eventualità.
Se in un colloquio 1 a 1 le variabili coinvolgono solo il candidato e il recruiter, in quello di gruppo aumentano coinvolgendo anche altri candidati interessati alle posizioni aperte.
Sarà utile, quindi, arrivare propositivi e aperti alla comunicazione. Può essere utile iniziare a conversare con gli altri partecipanti nella fase di attesa dell’inizio del colloquio, così da mostrare subito di essere propensi alla socializzazione e instaurare quel minimo di confidenza che vi permetterà di affrontare i task con più tranquillità.
Rispettate sempre chi siete, mostrando le vostre capacità e ascoltando le vostre attitudini. Nel team work che vi attende non sarà importante essere il leader del gruppo, ma avranno la precedenza le vostre idee e la capacità di saper ascoltare gli altri, mettendo in discussione anche le proprie opinioni.
Al termine del colloquio, nell’assessment di gruppo, prevarranno il rispetto delle opinioni altrui, la fluidità in cui avrete aiutato nel raggiungimento dell’obiettivo, le capacità di comunicazione e il lavoro svolto.
Evitare tassativamente, per un buon punteggio, di rispondere con aggressività o imporre se stessi: questi sono lati altamente negativi per un team, che potrebbero inficiare la buona riuscita del colloquio.
Al termine del colloquio, è sempre buona prassi inviare una mail di ringraziamento del recruiter, in attesa che riceviate il responso finale.
Parole chiave: sicurezza e apertura comunicativa, il resto verrà da sé grazie alle vostre capacità.