CARRELLO

Nessun prodotto nel carrello.

Fai un lavoro che non ti piace? Cinque consigli per cambiare mestiere

una lavoratrice sfrustrata perché desidera cambiare lavoro
Miriam Caruso
18 Maggio 2021

Hai un lavoro, assunto in un’azienda o magari in una piccola realtà professionale. Svolgi le tue mansioni ma, a fine giornata, torni a casa con un senso di insoddisfazione che genera sofferenza. Alzarsi al mattino, quindi, diventa molto più faticoso, figurarsi mettersi davanti ad uno specchio, sorridere e uscire di casa per svolgere il proprio lavoro. A questo punto, un pensiero si palesa per forza di cose nella propria testa: non mi piace il mio lavoro. 

Un pensiero che potrebbe mettere in difficoltà la propria routine e i risultati raggiunti per la propria azienda. Ma cosa bisogna fare se ci si accorge di fare un lavoro che non piace? Come si può decidere di cambiare mestiere, evitando il rischio di trovarci in serie difficoltà economiche?

Ecco cinque consigli di 360 Forma per indagare il nostro malessere lavorativo e decidere, in caso, che è giunto il momento di cambiare lavoro.

1. Analizza te stesso

Il primo passo da fare è analizzare sé stessi: chi più del proprio “io” può conoscere desideri e aspettative per il futuro. Ambizioni, passioni, voglia di essere parte integrante di una società che lavora. Quali sono le proprie skill e in cosa si eccelle. Per stare bene in un ambiente lavorativo, è fondamentale riuscire a dedicarsi ad attività in cui ci si può ritenere soddisfatti ad ogni singolo obiettivo raggiunto.

Hai questa sensazione a fine giornata lavorativa? Chieditelo. Nel mentre, continuiamo a scendere nella tana del Bianconiglio e sondiamo la tua insoddisfazione lavorativa.

2. Fare un lavoro che non piace può dipendere dall’ambiente

Altro fattore molto importante è la serenità del proprio ambiente lavorativo. Ogni giorno, per 5/6 giorni a settimana in base alla propria professione, bisogna confrontarsi con un team, col capo, con dei clienti. Tutto ciò avviene in un ambiente estraneo, la propria azienda. È possibile e frequente che, nonostante il nostro lavoro ci piaccia, ci siano degli elementi di disturbo nel portarlo a termine.

Incomprensioni con i propri colleghi, rivalità, scontro tra caratteri differenti, datori di lavoro troppo esigenti che non comprendono il peso delle proprie richieste. In tal caso, è possibile parlare con il proprio responsabile, cercando una soluzione funzionale alla propria insofferenza senza ovviamente scendere troppo nel particolare. Non è consigliabile parlare male dei propri colleghi, ma si può tentare un approccio propositivo nel voler modificare il proprio percorso aziendale. Che sia cambio team o un periodo in smartworking.

3. Cambiare lavoro può anche significare cambiare mansioni

Ancora, un’altra domanda da porsi è se le mansioni che svolgiamo all’interno dell’azienda siano quelle per cui vorremmo essere impiegati. Spiego meglio: l’azienda che abbiamo scelto è esattamente quella in cui volevamo svolgere professione, ma lo spiraglio di poter salire di carriera e ricoprire la posizione per cui tanto abbiamo sudato è talmente infimo da scoraggiarci.

Anche in questo caso, è consigliabile parlare con i propri superiori ed essere pronti a dimostrare di poter fare la differenza ricoprendo un’altra mansione.

4. Non mi piace il mio lavoro? Trovo altro

Dopo aver analizzato sé stessi, le proprie skill e l’ambiente lavorativo. Passato in rassegna il rapporto con il team e il proprio capo e non aver trovato nessun punto di incontro su alcun versante, credo sia il tempo di prendere consapevolezza che il tuo lavoro non ti piace.

Comincia, quindi, a guardarti attorno. Continua, ovviamente, a rispettare gli oneri contrattuali e il tuo lavoro, ma sentirai un sollievo immediato nel comprendere che hai altre strade che potresti percorrere. Mantieni la tua sicurezza economica finché non avrai individuato una nuova strada da percorrere, per poi avvisare nei tempi utili il tuo futuro ex datore di lavoro. La tua soddisfazione e salute meritano molta più considerazione, rispetto ad un lavoro che col tempo rischierebbe di disgregarti.

5. Cambiare mestiere o cambiare città?

Ultima variabile, in questa mini guida sul cambiare lavoro, concerne anche la città dove si presta servizio. Fare un lavoro che non piace non deve essere strettamente collegato alla mansione in sé, ma anche alla realtà in cui questo si svolge. Le ambizioni possono portare dietro una valigia e una meta lontana da casa, con un avanzamento di carriera se possibile e nuove esperienze di vita.

Non fermarti, non spegnere il tuo desiderio di conoscenza. Se è ciò che senti, basta mandare qualche e-mail ed uscire dalla propria comfort zone.

Scopri in che modo 360Forma può aiutarti a cambiare lavoro. Consulta le offerte di lavoro attive in Calabria e nel resto d’Italia oppure contatta direttamente i nostri uffici chiamando o scrivendo via WhatsApp al numero 39 0984 171 65 51